La Nuova Recluta

La città di Rubeck era la classica cittadina non molto ricca, ma di certo era più grande e più popolosa di Kuen. In ogni caso la donna rispose. «Kuen, eh... ok allora cerca di non perderti troppo per la città. Adesso ti mostrerò alcune vie traverse che usiamo per velocizzare lo spostamento dalla base ed il porto...» disse indicando una viuzza secondario lungo la strada maestra che, una volta imboccata, portò davanti agli occhi di Azazel una serie di labirintici vicoletti che fatti senza la marine davanti a lui lo avrebbero sicuramente fatto perdere. Il duo raggiunse il porto ove, come detto dalla donna, c'era poco e nulla se non qualche mezzo gigante e qualche marinaio che stavano imbarcando merci su di una caravella mercantile.

La donna non rispose alle parole di Azazel andando a spiegare subito altre cose. «Andiamo verso quei marinai a chiedere cosa stanno facendo. Anche se è palese che stiano caricando e scaricando merci è bene essere sicuri visto che molti ladri sfruttano la noncuranza di noi marines al fine di mettere in atto i loro furti. Se nessuno chiede, nessuno risponde ergo possono fare quello che vogliono.» disse avvicinandosi al gruppo per poi fare cenno al celeste di parlare a nome della marina militare di Rubeck e chiedere cosa stiano facendo.

I 3 mezzo giganti non risposero, mentre uno degli uomini ivi presenti prese mano ad una bolla di carico e la porse alla recluta, mentre il marine semplice osservava da dietro il celeste. «Bonasera... noi staremmo caricando merci a titolo di Welt Oswold Sr. della Oswold & Figli Anticherie... è tutto scritto sulla bolla di carico...» disse indicando il nome e tutto il resto. Sembrava essere in regola.

La donna non disse nulla e gli fece cenno di seguirla per proseguire nella ronda. «Non sempre troverai gente ben disposta come quella ergo, in futuro, cerca di stare all'erta visto che è un attimo trovarsi un coltello in pancia, specie se si disturbano dei criminali...» disse annuendo. «Ora andiamo verso il cantiere ove, solitamente, le guardie notturne lamentano furtarelli ed altro e danno la colpa a noi invece che prendersi le proprie responsabilità...» disse seccata mentre il duo si dirigeva verso il cantiere navale.

La donna non sembrava essere dello stesso avviso. «In realtà no, in quanto il cantiere ha fatto un appalto ed ha preso una sicurezza privata. Il nostro lavoro è proteggere Rubeck solo che al proprietario del cantiere non andavamo bene, andiamo lì solo perché la milizia privata presa fa pietà e si lamenta ogni tre per due...» disse seccata. Il duo, dunque, raggiunse la guardiola dove vi era un uomo sui 30 che fermò il duo. «Identificarsi! Siete nella proprietà privata del cantiere del signor Lagher!» disse mentre Natalia fece cenno a Azazel di fare le veci e presentarsi a nome di tutti e due.

La guardia di sicurezza schiccò la lingua. «Ah venite adesso? E dov'eravate ieri quando vi ho chiamato, eh? Venite quando cazzo vi pare, chiedete quello che cazzo vi pare... vi credete fighi, eh?» disse volendo fare della polemica sterile. La marine non disse nulla lasciando che se ne occupasse Azazel visto che era parte del lavoro gestire le lamentele dei civili e dei cagacazzo.

L'uomo rispose. «Eh grazie adesso non servite ad un cazzo!» disse saccente. «Mi sono dovuto arrangiare da solo quando vi ho chiamato! Dovevate arrivare quel giorno non adesso! Ora levati dalle palle moccioso che mi hai già rotto abbastanza...» disse facendole cenno di andare via aggiungendo anche uno "sciò sciò" onomatopeico per enfatizzare il suo gesto.