Cap. 104 - L'isola dei Pirati

Moody non si intendeva molti di frutti del diavolo sapendo solo il minimo indispensabile per farne secco uno se dovesse incontrare un fruttato, quindi non disse molto a riguardo Chimerax. «Beh credo tu abbia avuto fortuna o qualcosa che interessava alla LaCorix altrimenti non credo che sarebbe andata così per altri...» disse ridendo. «Quella è diventata famosa per aver abbattuto navi e basi della marina militare senza contare che non entri nella ciurma di uno dei 4 così facilmente... 1.8 miliardi di taglia sono anche pochi a mio avviso.» disse in un mix di preoccupazione ed ammirazione per quella donna. «Bah un ex cp9 morto fa piacere a tanti... magari potresti parlare con il proprietario del casinò "Long Shot"... lui ha perso un braccio quando ha provato a rubare un frutto del diavolo su di una nave del governo in rotta verso Enis Lobby... è scappato per miracolo dopo che un Cp9 è arrivato, forse era proprio Kid ed anche se non fosse stato lui, sarà felice di sapere che un governativo, od ex tale, è schiattato.»

Moody rise alla domanda. «C'è anarchia, ma c'è anche una tacita legge che sancisce che non devi rompere troppo le palle a chi ha attività qui a Tortuga visto che se le ha vuol dire che è abbastanza forte da gestire qualsiasi furbacchione metta piede in tale attività...» disse facendo intendere che erano tutti contenti fin quando non rompevi troppo le palle e incontravi un pesce più grosso.

Alastor Moody non ebbe altro da dire e salutò Tyson al fine che egli potesse andare a spargere il verbo della caduta di Daniel D. Kid. Molti non sapevano manco chi fosse, altri sembravano essere felici di sentire che un cipher pol era schiattato male mentre ad altri ancora non fregava un cazzo. Alla luce di ciò, Fury poté constatare che forse l'unico davvero interessato a ciò era il proprietario del Long Shot... ci sarebbe andato, dunque?

Ottenute le indicazioni del caso, Tyson non ci mise molto a raggiungere il Long Shot ed ad accedervi. Una volta lì poté notare come fosse bello pieno e come la gente fosse, stranamente, tranquilla. Come gli aveva detto Alastor: era meglio non scocciare chi ha un'attività a Tortuga. In ogni caso, il pirata cosa avrebbe fatto? Avrebbe giocato d'azzardo oppure avrebbe cercato l'ufficio del direttore di quel casinò?

La concierge aprì un grosso librone e guardò. «Il direttore Bell è al momento impegnato presso una liquoreria locale. Se vuole attenderlo può giocare oppure l'accompagno presso la sala d'attesa. Mi dica lei, signor Fury.» disse tranquillamente ignorando il fatto che Tyson avesse una taglia da 1 miliardo, ma lì a Tortuga non sembrava essere un problema così grosso.

La donna indicò un tavolo dove si stava giocando al popolare gioco "i Berry di Roger". La puntata minima per entrare era ci ben 500.000.000 B, Tyson avrebbe giocato vedendo che c'erano solo 3 persone al tavolo -e con lui sarebbero arrivati a 4- e molti se ne stavano andando millantando che uno dei 3 signori barasse.

La donna rispose. «Si tratta di un gioco di dadi e nulla più. Si lanciano tre dadi a sei facce e chi fà il punteggio più alto vince. È un gioco molto in voga in quanto puoi fare soldi facili nel giro di poco, specie qui nel nuovo mondo.» disse annuendo spiegando a Tyson quanto richiesto. Avvicinatosi al tavolo, Fury poté percepire che i presenti non erano tanto forti, sicuramente non al suo livello ma comunque in tre potevano essere pericolosi. Le sue parole, inoltre, non fecero molto piacere ed uno del trio rispose. «Se ti caghi addosso non giocare nemmeno, pezzente... solo un perdente lamenta il baro...» disse facendo ridere gli altri due che stavano preparando la nuova sessione di gioco: Tyson avrebbe giocato o no?