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.Azir - [Scheda]
| Narrato | Parlato | Pensato |
[Kuraigana, 12° Fascia]
Come c'era da spettarsi non esisteva nessun porto ad attendere Azir. Furbo, rende le operazioni di attracco più difficili...e limitate solo ad alcuni punti di facile accesso all'isola. L'ideale per contenere un'invasione...nel caso qualcuno fosse così folle da assaltare il dominio di un imperatore. Azir storse il becco in un mezzo sorriso. Oppure così folle da presentarsi a chiedere udienza... Trovate una baia adatta allo scopo, dobbiamo liberare i nostri prigionieri...sbrigatevi. Concluse stentoreo. La nave si sarebbe dunque mossa alla ricerca del punto perfetto. Qualora lo avessero trovato Azir avrebbe sfruttato le sue ali per giungere a terra. Avrebbe modificato la nave con i suoi poteri per estendere, da uno degli enormi tronchi laterali, una passerella che congiungesse la nave alla terra ferma. Da li avrebbe fatto si che i suoi costrutti disponessero tutti i 151 prigionieri, capitano compreso. Una volta conclusa quell'operazione Azir Avrebbe piantato a terra davanti a se Orcrist e, ricorrendo al suo potere, avrebbe generato un enorme Intrico di rami che si sarebbero divisi per impalare, ciascuno, un cadavere. AL centro, sorretto dal ramo più robusto, ci sarebbe stato il cadavere del mezzo gigante capitano. Allestito il suo macabro trofeo Azir sarebbe rimasto stoico , una mano poggiata sulla sua fida lancia. Sparate un paio di colpi di avvertimento a mezz'aria...facciamogli sapere che siamo arrivati... Avrebbe mormorato al suo esercito ben schierato sul ponte, una scura massa di gusci vuoti, gli occhi senz'anima dei fantasmi del suo popolo macellato ed estinto. Quel che restava di Shurima.
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Il viaggio era finalmente terminato ed ora, Azir poteva mettere piede su Kuraigana trovandola molto selvaggia. In qualche modo ricordava parecchio Zou. In ogni caso, il fruttato come si sarebbe mosso? Per ora nessuno era in vista, almeno per quanto ne poteva sapere il mink.
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.Azir - [Scheda]
| Narrato | Parlato | Pensato |
[Kuraigana, 12° Fascia]
Come c'era da spettarsi non esisteva nessun porto ad attendere Azir. Furbo, rende le operazioni di attracco più difficili...e limitate solo ad alcuni punti di facile accesso all'isola. L'ideale per contenere un'invasione...nel caso qualcuno fosse così folle da assaltare il dominio di un imperatore. Azir storse il becco in un mezzo sorriso. Oppure così folle da presentarsi a chiedere udienza... Pensò tra se e se. La nave si sarebbe dunque mossa alla ricerca del punto perfetto. E, una volta trovato, Azir avrebbe sfruttato le sue ali per giungere a terra. Avrebbe modificato la nave con i suoi poteri per estendere, da uno degli enormi tronchi laterali, una passerella che congiungesse la nave alla terra ferma. Da li avrebbe fatto si che i suoi costrutti disponessero tutti i 151 prigionieri, capitano compreso. Una volta conclusa quell'operazione Azir Avrebbe piantato a terra davanti a se Orcrist e, ricorrendo al suo potere, avrebbe generato un enorme Intrico di rami che si sarebbero divisi per impalare, ciascuno, un cadavere. AL centro, sorretto dal ramo più robusto, ci sarebbe stato il cadavere del mezzo gigante capitano. Allestito il suo macabro trofeo Azir sarebbe rimasto stoico , una mano poggiata sulla sua fida lancia. Sparate un paio di colpi di avvertimento a mezz'aria...facciamogli sapere che siamo arrivati... Avrebbe detto in tono stentoreo al suo esercito ben schierato sul ponte, una scura massa di gusci vuoti, gli occhi senz'anima dei fantasmi del suo popolo macellato ed estinto. Quel che restava di Shurima. Non c'era nessuno, ancora, ma presto i colpi di cannone avrebbero attirato certamente qualcuno.. -
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Le bordate eseguite dalla "ciurma" di Azir proseguivano e colpo dopo colpo ecco che qualcosa nel sottobosco si stava muovendo... non erano mink, ma bensì erano driadi.
Erano circa una ventina e puntarono arco e frecce contro Azir, anche se sembravano essere confuse alla vista di quell'essere simile a loro, ma con tratti di uccello. «Chi sei e cosa ci fai nei domini di Gravier Hellstorm, imperatore pirata?». -
.Azir - [Scheda]
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[Kuraigana, 12° Fascia]
Azir rimase sorpreso, e tradì la sua confusione stringendo gli occhi. Si aspettava dei mink sul piede di guerra, non certo il popolo della foresta. Una di esse fece proprio il nome del potente leone ed il mink comprese che facevano parte delle sue forze. Azir chiuse gli occhi e gli riaprì facendo schioccare le palpebre legnose. Sono onorato di trovarmi davanti al popolo della foresta...il mio nome è Azir, sorelle... Disse scostandosi di lato per mostrare il grottesco albero ed il suo esercito. Sono qui per recare dei doni all'imperatore...ed un'offerta di alleanza...posso trattare con voi? Sono tanto un Mink quanto un membro del vostro popolo, come vedete, mi considero vostro pari...sorelle. Disse accennando un rispettoso inchino. Non durò più di un secondo poiché il volatile tornò ad ergersi in tutta la sua statura brandendo Orcrist. Posate i vostri archi, non scorrerà sangue, oggi. Nessuno di noi lo desidera. Del resto... Avrebbe detto in tono calmo ma fermo e deciso.. -
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La driade che aveva preso la parola mosse la mano per far si che le altre abbassassero le armi. «Non avevamo mai visto un mink mutato in driade...» disse sorpresa guardo Azir facendo ampi cerchi attorno a lui. «Io, le mie sorelle ed il nostro popolo siamo solo le sentinelle dell'imperatore Gravier... se vuoi parlare con un suo emissario devi raggiungere il villaggio celato e parlare con il grande orso bianco... possiamo portarti da lui se vuoi.»
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.Azir - [Scheda]
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[Kuraigana, 12° Fascia]
Azir non perse mai il contatto visivo con la driade. Fidarsi era bene, ma mostrare debolezza sarebbe stato controproducente. E' una lunga storia...ma appartengo maggiormente al mondo delle piante che non a quello dei Minks, ormai...gli antichi di Sherlewood mi sono testimoni... Disse mentre la piccola pigna che fungeva da contatto col suo maestro faceva capolino dalla spalla. Accetto ben volentieri la vostra scorta...come posso chiamarti? Disse facendo cenno alla Driade di essere pronto a partire. E perdona la mia curiosità...Non sapevo che anche il tuo popolo si fosse unito ai ranghi di Gravier...sono rimasto ben al di fuori della civiltà e di ogni informazione per molto, molto tempo... Disse guardandola. Quante del tuo popolo si sono unite a lui? Chiese a quel punto.. -
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La driade rispose mentre gli faceva strada. «Tutte quelle qui a Kuraigana. Non c'erano solo gli umandrilli quando Gravier giunse qui e fece di questo luogo un suo territorio... la nostra anziana Madre accettò gli accordi in quanto da quando siamo alleate con Hellstorm, nessuno ha più messo piede qui con intenti bellici in quanto il grande Orso Bianco li uccide tutti...» disse. Come aveva detto Maokai: Gravier Hellstorm era un arma a doppio taglio e di certo vedere come gestisce le cose lo dimostra.
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.Azir - [Scheda]
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[Kuraigana, 12° Fascia]
Azir ascoltò con attenzione le parole della driade. Sembrava più una sudditanza di comodo che non un rapporto tra pari, la mano dell'imperatore teneva a bada gli intrusi e le driadi, in cambio, sorvegliavano l'isola. In fondo non era molto diverso, per certi aspetti, dagli obiettivi dello stesso Mink. Avrebbe lavorato per gravier in cambio di informazioni e di aiuto nella sua crociata. Il suo maestro aveva ragione, Era pericoloso come alleato tanto quanto come nemico. Forse non si poteva ragionare con lui da pari a pari. Poteva solo sperare di riuscire a gestire le cose nel modo migliore. Del resto restava la sua unica speranza. Non avete alcuna voce in capitolo sulla gestione dell'isola e delle vostre forze, dunque? La vostra anziana ha ancora la libertà di gestire i suoi affari come crede? Chiese guardandola. Una domanda fondamentale dalla cui risposta dipendevano molto le trattative che stava per iniziare. Ti spiace parlarmi di questo orso bianco? Da come ne parli sembra il guardiano di quest'isola...fa parte della ciurma dell'imperatore forse? Se così era forse era potente quanto l'imperatore stesso, o poco meno. Il che complicava le cose. Azir sarebbe stato in svantaggio sotto ogni punto di vista.. -
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La driade rispose. «Abbiamo un accordo con Hellstorm: lui ci difende e noi difendiamo i suoi confini. Possiamo fare quello che vogliamo visto che non ci ritiene una minaccia.» disse annuendo. «L'Orso Bianco è il fedele servitore di Gravier, ha conquistato la fiducia del re degli umandrilli, ha conquistato la fiducia della nostra anziana e di tutti coloro che vivono sull'isola... è un capo giusto e difende Kuraigana dagli invasori.»
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.Azir - [Scheda]
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[Kuraigana, 12° Fascia]
Azir ascoltava con interesse. A quanto sembrava tutti li condividevano una specie di relazione simbiotica che, almeno per ora, proseguiva in armonia. Persino quest'orso bianco, pur essendo dai modi brutali, sembrava essere molto amato in quanto protettore dell'isola. Il Mink volatile non aveva ragioni ne sospetti fondati per dubitare di quei racconti e si limitò ad annuire. Molto bene, mi fido del vostro giudizio...sono certo che si rivelerà una conversazione fruttuosa e costruttiva per entrambe le parti... Disse avanzando. Per il momento la scorta mi consentirà un' udienza...ma è evidente che se non mi rivelo un investimento degno di questo nome verrò messo da parte o, peggio, ucciso come gli altri... Pensò tra se e se seguendo la driade. Ho fatto bene a portare con me quei cadaveri...forse basteranno a dimostrare la mia forza...o quanto meno a concedermi una possibilità di mostrarmi utile... Concluse fra se e se. Non restava che verificare se ci aveva visto giusto o meno. Qual è il suo nome? Sai dirmelo?. -
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Azir era stato condotto nel villaggio celato ove regnava Volibear. Prima di congedarsi, la driade rispose alla domanda del volatile. «Noi driadi non abbiamo un nome specifico, ma vengo appellata dai minks che vivono qui con il nome di Flora.» disse annuendo.
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.Azir - [Scheda]
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[Kuraigana, 12° Fascia]
Azir giunse finalmente nel villaggio nascosto dei Minks. Osservandolo notò che non era poi troppo dissimile a quello costruito dalla sua tribù nell'arcipelago. Il Mink chiuse gli occhi sospirando. Non era davvero il momento per sentire nostalgia di casa e di ciò che era perduto. Per un attimo aveva accarezzato l'idea di stabilirsi li e ritrovare il suo posto nelle dinamiche dell'isola. Ma non poteva, lo doveva alla sua gente. Riscuotendosi annuì in direzione della driade. Grazie di tutto, Flora, spero di rivedere te e le tue sorelle, un giorno... Disse accomiatandosi dalla driade con un rispettoso inchino. la creatura era quanto di più vicino esisteva all'incarnazione della natura, come il suo maestro, come lo stesso Azir, in effetti, si sentiva molto più affine a quel popolo che non ai Minks. Quando la driade fosse sparita, dunque, Azir si sarebbe voltato nuovamente ad osservare il villaggio in cerca di Volibear, un orso bianco non sarebbe certo passato inosservato. Il volatile dunque si sarebbe inoltrato nel villaggio alla sua ricerca.. -
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Il villaggio nascosto non era molto grande, ma poteva contenere un gran numero di minks. Le strutture si erano estese sia a terra che fra gli alberi e di certo era una bella vista per chi, come Azir, era un mink. In ogni caso, trovare Volibear non sarebbe stato arduo visto che al centro del viaggio vi era una grossa casa con il tetto sulla cui estremità vi era un piccolo orso intagliato: doveva essere l'ufficio di Volibear o direttamente casa sua.
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.Azir - [Scheda]
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[Kuraigana, 12° Fascia]
Il villaggio era piuttosto piccolo, una condizione imprescindibile se volevano mantenerlo segreto. Ad Azir ricordava sempre di più casa sua, le costruzioni erano sviluppate anche in verticale sugli alberi. Di certo i minks di molte razze si trovavano molto di più a loro agio in abitazioni sopraelevate. Per Azir non aveva mai fatto differenza, ma lui faceva eccezione, in special modo da quando aveva ingerito il suo frutto del diavolo. Di certo questo Volibear sembra sapere il fatto suo...sembra un leader estremamente abile... Pensò continuando a cercare. Non ci volle molto per trovare casa sua, o quello che doveva essere il posto dal quale dirigeva gli affari dell'isola. Una grossa casa al centro del villaggio, con il tetto decorato dal fregio di un orso. Era di certo la tana dell'orso. Azir riprese a camminare di buon passo verso la dimora. Si sarebbe fermato ad un paio di metri dall'uscio e si sarebbe annunciato a voce alta per farsi udire dall'interno. E' questa la dimora di Volibear? Mi chiamo Azir...sono qui per parlare con l'orso bianco... Disse rimanendo saldo e tranquillo..
Nell'antro della Bestia: Una difficile alleanzaMissione FF Rank S |
